Firmato il 26 Novembre 2020 il Patto di Spello, un patto per l’enoturismo e oleoturismo italiano.

La Firma del Patto di Spello rappresenta uno strumento importante teso a disegnare strategie, progettualità e idee per il futuro di tutto il segmento dell’ospitalità e della promozione territoriale legato alla coltura dell’olio e del vino; a individuare terreni comuni tra i vari organismi impegnati nella stessa direzione; ad alimentare un dialogo propositivo con l’intera filiera istituzionale, Governo nazionale e Regioni con l’obiettivo di creare una strategia di settore di medio e lungo periodo.

Le vicende recenti legate alla pandemia hanno accelerato un grande patto comune, fondato su una visione e su un obiettivo condiviso: rafforzare, far crescere e qualificare l’offerta eno/oleo/agroturistica in Italia come motore di un nuovo sviluppo, fondato su parole chiave come sostenibilità, etica, salvaguardia dei paesaggi rurali, innovazione tecnologica e unicità dei territori e delle vocazioni.

Con la firma del Patto, la  Federazione Nazionale Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori, l’Associazione Nazionale Città del Vino, Associazione Nazionale Città dell’Olio, Movimento Turismo del Vino e dell’Olio condividono un percorso comune che consenta di mettere al centro delle politiche nazionali, in particolare del Ministero per le Politiche Agricole e del Ministero per la Cultura e il Turismo, lo sviluppo sostenibile, la diffusione di buone pratiche di gestione dei territori, la valorizzazione delle loro potenzialità turistiche quali strumenti di crescita economica e sociale e di miglioramento della qualità della vita.

La crisi che stiamo vivendo può essere interpretata come momento di ripartenza che spinge ciascuno a ripensare strategie e operatività, nel rispetto delle specificità di ciascuna Associazione, ma privilegiando la ricerca di terreni comuni di elaborazione politica e di azione, soprattutto su tematiche di rilevanza nazionale, politiche di settore, competizione sui mercati internazionali, campagne di comunicazione, ricerca scientifica e formazione.

A questo proposito le Associazioni sopra ricordate intendono collaborare fattivamente fra di loro e al tempo stesso sono comuni interpreti della richiesta di poter sedere ad un tavolo permanente di consultazione con il Ministero per le Politiche Agricole, per la creazione di una cabina di regia nazionale affinché le scelte che riguardano la filiera eno e oleoturistica possano essere condivise e rappresentino con efficacia le reali esigenze e aspettative dei territori.

Analoga richiesta sarà indirizzata anche al Ministero per la Cultura e il Turismo, nonché agli Assessorati regionali di agricoltura e turismo, in quanto il tema del turismo eno-oleo-gastronomico intreccia politiche agricole e turistiche ormai in modo inequivocabile.